Attenzione alla truffa degli smartphone pagati a rate

Attenzione alla truffa degli smartphone pagati a rate

Hai trovato in rete l'ultimo iPhone a un prezzo fin troppo allettante? Attento alla truffa delle finanziarie.

Navigando sui vari “market place” (es. Subito, Kijiji, eBay ecc.) o anche sui vari mercatini on line, è possibile imbattersi in annunci di vendita smartphone di ultima generazione a prezzi molto allettanti.

ATTENZIONE, può trattarsi di una truffa! 

In cosa consiste la truffa? 

In realtà questa pratica è abbastanza diffusa, si tratta di smartphone acquistati dai truffatori a rate tramite abbonamento con operatore telefonico.

Poco dopo l’acquisto, il truffatore non manterrà fede all’abbonamento e sospenderà il pagamento delle rate.

L’acquirente che compra dal truffatore, ignaro delle circostanze, potrà utilizzare lo smartphone in questione fino a quando l’operatore non deciderà di bloccarlo a causa del mancato pagamento.

In questo modo, il truffatore guadagnerà una somma ragguardevole a fronte di una spesa irrisoria.

Gli operatori possono rivalersi sui truffatori?

No, perché questi spesso sono nullatenenti o prestanome sfruttati per acquistare prodotti a rate.

È possibile sbloccare questi smartphone?

No, questi dispositivi subiranno un blocco amministrativo con relativa iscrizione del codice IMEI nelle black list nazionali, ne consegue che i dispositivi bloccati diventeranno inutilizzabili.

Come si possono evitare le truffe degli smartphone pagati a rate?

Quando si acquista un prodotto usato è bene fare molta attenzione:

  • Diffida dai prodotti nuovi venduti a prezzi stracciati, non c’è motivo per cui un venditore dovrebbe svendere un prodotto.
  • Chiedi sempre lo scontrino o la fattura originale.
  • Non acquistare mai prodotti ottenuti tramite rateizzazione, poiché anche se il venditore è attendibile, non sarete in alcun modo tutelati in caso di mancato pagamento.
  • Tutelati prima di effettuare l’acquisto facendo sottoscrivere al venditore un documento di compravendita, nel quale dichiara che il prodotto in questione non proviene da illeciti, rimportando nello stesso, dati anagrafici, numero di serie, imei e prezzo di vendita, infine, allega la copia di un documento di riconoscimento del venditore
    Una persona onesta non avrà problemi a farlo.
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