Why-Tech.it di G. Caliri
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Quest'anno Google ha adottato un approccio drasticamente diverso dal solito con la linea Pixel, infatti, anziché focalizzarsi su nuove strabilianti specifiche hardware, hanno preferito valorizzare la parte software e fornire un'esperienza utente nettamente migliorata. Un dispositivo che resta certamente il flagship di Google per il 2021, ma un tantino diverso da come siamo abituati.
Con il Pixel 4 ed il 4 XL, Google introdusse Motion Sense, una tecnologia che adoperava dei sensori radar per capire se il possessore dello smartphone si trovasse nelle vicinanze, ed evitare il blocco schermo di conseguenza. Purtroppo, per la maggior parte dei fan è stata un'esperienza deludente, in quanto questa funzione aveva un impatto molto negativo sulla batteria, che già di per sé era sottodimensionata, ed inoltre non era funzionale come Google aveva promesso.
Per questo motivo, vediamo in questo 2021 il ritorno del lettore di impronte digitali. Il processore non è l'ultimo Snapdragon, ma abbiamo comunque un ottimo Snapdragon 765G, ed in sostituzione alla vecchia fotocamera superzoom 2X, troviamo una grandangolare. Vediamo però le specifiche complete:
Insomma, da un paragone rapido con il Pixel 4, saltano all'occhio un display maggiorato di 0,3 pollici, 2 GB aggiuntivi di RAM, la memoria interna fissa a 128 GB (contro la scelta 64/128 che era possibile con il Pixel 4), una batteria nettamente maggiorata (era di 2800 mAh) e, ovviamente, l'ultima versione di Android. Ma entriamo nel cuore di questa recensione e vediamo più nel dettaglio questo nuovo smartphone di Google.
Design e costruzione
Il Google Pixel 5 si distingue per la sua scocca interamente in alluminio riciclato. In effetti, Google ha il merito di aver dimostrato che non è indispensabile costruire smartphone in vetro o plastica per poter supportare la ricarica wireless.
Display
Il Pixel 5 è dotato di un display OLED flessibile con una risoluzione Full HD+ (1080 x 2340 pixel), con 6 pollici di diagonale. Un display che, dal punto di vista estetico, è veramente ben riuscito, va dato infatti un plauso a Google per i bordi dello schermo che seguono perfettamente la forma dello smartphone. Supporta ovviamente la modalità always-on di Google ed è presente l'impostazione per attivare il display quando il dispositivo viene sollevato. Abbiamo inoltre il refresh rate adattivo che arriva fino a 90 Hz. In definitiva, un ottimo display con l'unica pecca della luminosità che sarebbe potuta essere un tantino più alta.
Batteria
Se guardiamo la batteria da 2800 mAh del Pixel 4, e da 3,700 mAh del 4 XL, notiamo come il Pixel 5 ha nettamente superato entrambi i suoi predecessori con la sua capacità di 4,080 mAh. Tutto ciò, con un chipset molto più efficiente e la mancanza del "mangia batteria" motion sense, rende il Pixel 5 un dispositivo che se la cava bene per quanto riguarda l'autonomia.
Dei test hanno infatti misurato ben 24 ore di chiamata in 3G, 12 ore consecutive di navigazione su internet e 16 ore di video. Tutto sommato, niente male, soprattutto se consideriamo le performance dei predecessori, che sono notoriamente state deludenti per quanto riguarda l'autonomia.
Per quanto riguarda i tempi di ricarica, il Pixel 5 arriva con in dotazione un caricatore 18W USB-C, in grado di portare il dispositivo dallo 0% sino al 41% in mezz'ora soltanto, mentre richiede un ora e mezza circa per una carica completa.
Fotocamera
La doppia fotocamera è da 12.2 megapixel, proprio come nel Pixel 4, con la differenza che, al posto di una ultra zoom, troviamo una fotocamera grandangolare. Google ha effettuato questa modifica dal momento che l'anno passato ricevette numerose critiche per questa mancanza, considerato che ogni competitor aveva una grandangolare. Tuttavia sono riusciti a riscattarsi con una fotocamera posteriore che regala foto e video di ottima qualità.
La fotocamera frontale è anch'essa molto simile a quella del predecessore ed è molto buona, sebbene sia dotata di un campo leggermente più ristretto rispetto all'anno scorso.
Software e hardware
Come è tradizione, acquistando uno smartphone Google abbiamo inclusa l'ultima versione di Android, solitamente anche con qualche "chicca". Ma non solo, v'è anche la garanzia che con questi smartphone si avranno aggiornamenti per lungo tempo. Nel caso del Pixel 5, troviamo un Android 11 stock, senza troppi fronzoli ma molto rapido e scattante, le uniche funzionalità che Google ha voluto inserire sono l'assistente vocale con implementazioni aggiuntive, il tema scuro programmabile e per finire la modalità riposo.
Per quanto riguarda l'hardware, il processore Snapdragon 765G con i suoi otto core garantisce un ottima fluidità nell'apertura delle applicazioni e nel gioco, quest'ultimo anche agevolato dalla GPU Adreno 620.
Insomma, tutto sommato il Pixel 5 è uno smartphone che ha avuto il compito di colmare le mancanze e tamponare i difetti del proprio predecessore, il Pixel 4. Sembra comunque uno smartphone promettente, ma soltanto il tempo potrà svelarci come esso si comporterà a lungo termine.